Reati societari e fallimentari

Riguardano principalmente le ipotesi di false comunicazioni sociali, le ipotesi di bancarotta, oltre le violazioni fiscali in materia di imposta sui redditi e sul valore aggiunto.
Le tipologie di reati di più frequente ricorrenza nell’ambito delle società riguardano principalmente le ipotesi di false comunicazioni sociali, le ipotesi di bancarotta, oltre le violazioni fiscali in materia di imposta sui redditi e sul valore aggiunto.

Il reato di false comunicazioni sociali, detto anche di falso in bilancio, previsto dal codice civile, sancisce penalmente la condotta dei promotori, fondatori, amministratori, direttori generali, sindaci e liquidatori che, nella redazione del bilancio, espongano notizie non rispondenti al vero con riguardo a fatti relativi alla costituzione o alla condizione economica della società ovvero nascondano le notizie medesime.

La norma trova applicazione nei confronti di tutti i tipi di società, finanche delle società di fatto, stante il preminente interesse della norma alla tutela della fede pubblica e della pubblica economia.

La falsità è comunque punibile sia che abbia ad oggetto il bilancio, sia che abbia oggetto le relazioni degli amministratori sull’andamento della società o le comunicazioni sociali, ritenendosi tali qualsiasi comunicazione orale o scritta idonea comunque ad alterare fraudolentemente la verità.
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FAQ
Che differenza vi è tra bancarotta e fallimento?
 
La bancarotta è un delitto – quindi un fatto penale – punito soltanto se vi è il fallimento (o un fatto equiparato dalla legge al fallimento).
Il fallimento è un fatto civile che accerta che l’imprenditore è insolvente, cioè non è più in grado di far fronte alle proprie obbligazioni.

Qual è la differenza tra denuncia e querela?
La denuncia è una manifestazione di scienza con cui si porta a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria l’avvenuta commissione di un reato procedibile d’ufficio. Può provenire da chiunque, sia esso vittima del reato o un terzo estraneo che, ad esempio, abbia assistito alla commissione di un reato. La querela è una dichiarazione di volontà con cui la vittima di un reato, procedibile a querela, manifesta la propria volontà che l’Autorità Giudiziaria proceda per un reato commesso ai suoi danni. Trattandosi di reato procedibile a querela, se la querela manca, non è presentata nei termini o presentata da soggetto non legittimato, l’azione penale sarà improcedibile.

Quali sono i reati penali dalla cui commissione può discendere una responsabilità della società nei termini previsti dal Decreto Legislativo 231/2001?
Dalla sua entrata in vigore, il legislatore ha più volte integrato l’elenco dei reati che determinano l’applicazione del D.Lgs. 231/2001, ed ha già programmato, per i prossimi anni, l’ulteriore ampliamento delle fattispecie delittuose anche in funzione dell’adeguamento dell’Italia alla normativa comunitaria. Attualmente i reati dai quali può discendere una responsabilità diretta della società sono: reati in tema di erogazioni pubbliche; reati societari; corruzione e concussione nel settore privato; truffa aggravata ai danni dello Stato; reati informatici e frode informatica; falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori di bollo; reati contro la personalità individuale; abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato; reati transnazionali; delitti di omicidio e lesioni colpose conseguenti alla violazione della disciplina riguardante la sicurezza sul lavoro e la prevenzione degli infortuni (D. Lgs 81/2008); reati in materia di riciclaggio, ricettazione e impiego di denaro o beni illeciti; delitti contro l’industria e il commercio; delitti in materia di violazione del diritto d’autore.

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